Sono frustrata. Non ho finito una challenge e negli ultimi mesi sono riuscita a leggere veramente poco. Un nuovo lavoro è una cosa molto bella, di cui sono felice, ma ha i suoi contro. Spero di prendere presto le misure e ricominciare ad ammazzarmi di letteratura.
Detto questo, il 2024 è stato un anno di belle letture ma anche tante delusioni. Come sempre dico non sono un’insegnante, per cui non do voti; non sono un ente regionale per cui non assegno stelle; non sono una disfattista, per cui non segnalo i libri che non mi sono piaciuti. Mi piace dare consigli e questo farò, senza pensare agli equilibri, più uomini o più donne, più non-fiction o più romanzi, più giovani o più vecchi, o case editrici ricorrenti e non... Solo gusto personale. Sui 54 libri letti quest'anno, semplicemente, questi li ho amati più di altri.
Le sette sorelle e La ragazza delle perle, di Lucinda Riley, Giunti (ciclo de Le sette sorelle).
Il primo è il primo, appunto. La ragazza delle perle è il quarto e per ora il più bello, anche se mi mancano ancora La ragazza del sole, La sorella perduta e Atlas: la storia di Pa’ Salt.
Consigliati a chi si vuole rilassare con una saga leggera, scritta benino e con un sacco di riferimenti a fatti e personaggi storici – in questi due casi, la progettazione e realizzazione del Cristo Redentore di Rio de Janeiro e il mondo degli artisti aborigeni. Gustosi anche gli altri. Leggi qui il post di Le sette sorelle e qui quello di La ragazza delle perle
I love shopping a Natale, di Sophie Kinsella, Mondadori
Consigliato a chi ama Becky Bloomwood e a chi ha voglia di ridere di gusto con lei, ma mai in modo volgare o stupido, come sempre.
Tre vite una settimana, di Michel Bussi, e/o
Consigliato a chi ama i gialli sorprendenti, appassionanti e anche ricchi di descrizioni di luoghi ed eventi appassionanti: il Festival Mondiale dei Teatri di Marionette, Josef Skupa, Charleville-Mezières (patria di Rimbaud), il Dito di Givet... curioso no? Leggi qui il post
Un incantevole aprile, di Elizabeth von Arnim, Fazi
Consigliato a chi vuole un piccolo classico, una carezza da leggere sotto un albero o in riva al mare. Scritto in modo delizioso, tocca anche argomenti interessanti per la nostra contemporaneità, ma con l’eleganza tipica dei primi anni del Novecento inglese. Leggi qui il post
La luce che manca, di Nino Haratischwili, Marsilio
Consigliato a tutti. Un plauso speciale a questa meraviglia di romanzo profondo, potente, cattivo a tratti. Parla di argomenti fortissimi, di dolore e rinascita, di perdita e speranze infrante. Ma anche di amore. Parecchio amore. Leggi qui il post
Brama di vivere. Il romanzo di Van Gogh, di Irving Stone, Corbaccio
Consigliato a chi ama le biografie particolari, scritte da un autore sublime. La vita di Van Gogh, ripercorsa dal punto di vista della sua inarrestabile vocazione, passando per l’amore per Theo, con una penna magnifica. Leggi qui il post
Oliva Denaro, di Viola Ardone, Einaudi
Consigliato a chi ama le storie vere, dell’Italia della lotta e della difesa dei diritti. La prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore con il suo stupratore è tanta roba. E a lei, Franca Viola, Ardone dedica un libro potentissimo e di estrema poesia. Leggi qui il post
Una casa alla fine del mondo, di Michael Cunningham, La nave di Teseo
Consigliato a chi ama le storie di famiglia e di amicizia, affrontate con coraggio e un briciolo di autobiografia. E poi Cunningham è autore straordinario. Leggi qui il post
Babysitter, di Joyce Carol Oates, La nave di Teseo
Consigliato a chi ha lo stomaco di ferro e ama i libri nerissimi in pieno stile Oates, con in più la curiosità della storia vera, un caso insoluto di omicidi seriali di ragazzini nell’America degli anni Settanta. Leggi qui il post
La carta e il territorio, di Michel Houellebecq, La nave di Teseo
Consigliato a chi vuole un romanzo di eccezionale intelligenza e (auto)ironia di uno degli autori più denigrati e straordinari della contemporaneità. È inoltre una sorta di saggio sull’arte contemporanea, trattata con il solito eccellente sarcasmo. Leggi qui il post
Buon 2025, e leggiamo, leggiamo tutto, anche e soprattutto quello che pensiamo di non capire. Leggiamo, per scandire i giorni e i pensieri. Leggiamo, perché la vita è troppo corta per lasciarsi scappare buoni libri.