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La ragazza di Brooklyn, di Guillaume Musso

Passata una certa età, un uomo non ha più paura di niente salvo che dei ricordi, Terzo libro di Guillaume Musso che leggo e devo dire quello che mi è piaciuto di più. Dopo Angélique e Central Park , che mi sono entrambi piaciuti molto, questo La ragazza di Brooklyn è congegnato veramente benissimo, con colpi di scena e una profonda coerenza, che penso sia la caratteristica più importante e più difficile da trovare in un thriller di questo tipo.  Tutte le esistenze, prima o poi, dovevano subire quel tipo di sisma: quel momento in cui i sentimenti diventano fiammiferi sfregati in una foresta piena di sterpi secchi. Il preludio a un incendio capace di travolgere le nostre fondamenta e di trascinarci verso l'abisso. Oppure verso la rinascita. Il protagonista è uno scrittore, Raphaël Barthélemy , che sta per convolare a nozze con la compagna Anna Becker , dottoressa conosciuta in ospedale mentre portava il figlio Théo per un'emergenza rientrata subito. La madre di Théo se n'
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Ophélie si vendica, di Michel Bussi

  Lo mettiamo tra i più riusciti di Bussi? Sì, decisamente. Autore altalenante, Bussi regala perle e bijoux. Qui siamo nel campo delle perle e noi pòrci ce ne possiamo cibare fino a esserne satolli. L'ho bevuto, mangiato, scorticato in due giorni questo ultimo romanzo, Ophélie si vendica , quasi fresco fresco di forno, come il pane ben croccante.  Quella di Ophélie Croquette , detta Folette , è una storia, senza troppi giri di parole, di una vendetta, nel significato classico classico del termine, e non certo concepita nell'ombra come per Edmond Dantès. No, no, Ophélie non ne fa segreto: vuole la testa di quello che è convinta essere il responsabile della morte della madre Maja , caduta da un cavalcavia del quartiere  Solano a Rouen la notte del 29 aprile 1983. L'assassino presunto è il padre Josselin  ma il vero responsabile è l'assistente sociale Richard Vidame , diventato nel tempo ricchissimo e patron delle più importanti sedi di accoglienza del Paese, vero Folet

Una casa alla fine del mondo, di Michael Cunningham

Ma che libro straordinario! L'avevo già letto, ma visto che l'ho fatto nel 2006... diciamo che è un po' come se fosse una prima lettura. Mi ricordo poco i libri letti l'anno scorso, figuriamoci... Però che era bellissimo lo ricordo. Michael Cunningham  – di cui sta per uscire il nuovo libro, Day , dopo dieci anni di assenza – è famosissimo per il Premio Pulitzer Le ore , anche film strepitoso, e il romanzo merita parecchio, ma questo... È il suo secondo romanzo, pubblicato nel 1990 (e segnerà anche il debutto cinematografico di Michael Mayer che ne farà un film nel 2004), che lo lancia come grande autore nel panorama letterario statunitense in un momento particolarmente brutto per il mondo omosessuale, quando l'Aids diventa una malattia davvero terrorizzante, ghettizzante e una calamita per quelle che oggi chiameremmo fake news , di pregiudizi e di cacce alle streghe (non che ora non ce ne siano, ma almeno sull'argomento Aids, un pochino, poco, ma ci siamo un p

Una donna quasi perfetta, di Madeleine St John

  Che dire? Non saprei. È uno di quei libri di cui non saprei dare un'opinione chiara. Non posso certo dire che non mi sia piaciuto, è scritto molto bene e corre via molto veloce. Ma... mi chiedo, alla fine... e quindi? È uno di quei romanzi che io chiamo pour parler ; che sicuramente sono godibilissimi ma che... boh.  È la storia di un classico tradimento: Simon è sposato con Flora e hanno due figlie, ma la tradisce con Gillian e Lydia , l'amica di lei, lo scopre. Flora è la classica madre dedita ai figli, un po' convenzionale, vorrebbe andare in chiesa e trovare la fede, chissà, forse in parte per occupare le giornate. Simon non vuole. Gillian è disinibita e continua a dire di non volere dalla relazione con Simon altro che sesso, però sarà vero? Lydia è la classica “zitella” che vuole tanto bene a Flora e ai suoi figli e che biasima Simon, ma in fondo lo copre. I figli sono i classici ragazzini: Janey , la maggiore, è un po' asociale, un po' ribelle, un po'

Central Park, di Guillaume Musso

Desideriamo la vita e non troviamo in noi che incertezza. - Blaise Pascal  Il romanzo numero due di Guillaume Musso , Central Park , che leggo conferma: grande autore staccacervello! Dopo aver viaggiato tra Parigi e Venezia con Angélique , volo a New York con Alice Schäfer poliziotta della Crim di Parigi, e Gabriel Keyne , che si ritrovano ammanettati l'una all'altro nel cuore di Central Park: Lei ha la camicia sporca di sangue e una Glock 22 in tasca; lui ha dei numeri incisi con un coltello sul braccio ed entrambi tantissima confusione e sfocati ricordi della notte prima: Alice era a Parigi a una festa con amiche e Gabriel suonava jazz in un pub di Dublino. Cos'è successo? Com'è possibile che in una sola notte siano stati portati per ore di volo nel cuore della Grande Mela? Perché proprio loro due? Alice ha un passato doloroso e traumatico strettamente legato a un serial killer, Erik Vaughn , mentre Gabriel... è un vero mistero. Via via che la narrazione avanza emerg

Oliva Denaro, di Viola Ardone

Scappa chi il male lo fa, non chi lo sopporta. A luglio andrò a vedere lo spettacolo a teatro con la bravissima Ambra Angiolini, per cui ho voluto leggere ora questo libro che in effetti avevo in testa da un po'. Che bella lettura! Corre via con eleganza e sottigliezza di lessico alternando italiano e un po' di dialetto. I personaggi sono tratteggiati molto bene, con molte sfumature psicologiche ed emotive, ci si affeziona un po' a tutti con i loro pregi e i loro innumerevoli difetti.  La storia è quella vera di Franca Viola che nella profonda Sicilia della metà degli anni Sessanta rifiutò il matrimonio riparatore con il ragazzo che l'aveva fatta rapire e violentata. Viola Ardone cambia i nomi, romanza il tutto, ma la storia è quella. Siamo a Martorana , paese di «maleforbici» e chiusura mentale dilagante, bigottismi e tutto il mestiere in campagna. Viola ha quindici anni, ha un gemello, Cosimino , una sorella, Fortunata , che fortunata non è, visto che è andata spos

La ragazza nell'ombra e La ragazza delle perle, di Lucinda Riley (ciclo Le Sette Sorelle 3-4)

Vi siano però spazi nella vostra unione, così che i venti celesti possano danzare tra di voi. - Kahlil Gibran Non esistono viaggi impossibili. Basta un solo passo avanti. Star  (Asterope) è  La ragazza nell'ombra ,   CeCe (Caeleno),  La ragazza delle perle . Le due sorelle sono legate da un rapporto esclusivo e molto particolare sin da quando si sono ritrovate insieme ad Atlantis a distanza di soli sei mesi l'una dall'altra, portate da Pa' Salt , Star dall'Inghilterra e CeCe dall'Australia. Hanno sempre diviso tutto, a partire dalla camera, fino ai viaggi in tutto il mondo e a un linguaggio comune inventato fatto di segni, per sopperire alla scarsa voglia di comunicare di Star e per agevolare CeCe che soffre di una forte dislessia. Quando muore il padre adottivo CeCe eredita una bella somma da un parente sconosciuto e compra una casa enorme e bellissima per sé e la sorella a Londra, ma ci staranno poco. La prima a partire in cerca del suo passato è Star, inseg