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Gli occhi dei bambini, di Enrica Ferrazzi e Maria A. Stocchino

Espressivi, limpidi, spalancati sul mondo. Gli occhi dei bambini sono uno strumento imprescindibile per il loro futuro. Oltre a tutto, senza una buona vista, non c'è lettura, non ci sono libri, né illustrazioni, né scrittura. Eppure, a differenza di altri sensi, non sempre è facile accorgersi di una visione imperfetta o parziale. Le parole per dirlo non sono semplici, specie se certi difetti sono presenti già alla nascita.  Oltre a questo, va sottolineato come spesso al bambino vengano offerti strumenti che stressano la vista. Accomodare oggetti ravvicinati, mobili e luminosi, come accade coi tablet e coi cellulari, mette a dura prova un apparato oculare che non sa autoregolamentarsi. Spesso, per distrazione o non percezione del problema, si sottovaluta l'impatto con strumenti che solo fino a qualche anno fa erano totalmente sconosciuti ai piccolissimi.  Colma dunque un'importante lacuna questa guida edita da Sonda , dedicata al benessere visivo dei bambini. L'ha redatt
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Ally nella tempesta, di Lucinda Riley (ciclo Le Sette Sorelle 2)

 Questo secondo capitolo di Le Sette Sorelle conferma quello che dico spesso: non è sempre necessaria una grande scrittura per rendere un libro un piacevole compagno di vita quotidiana. Questo libro è scritto direi maluccio, tradotto un po' alla carlona, pieno di refusi, errori grammaticali («stomachi» invece di stomaci mi ha fatto un po' tremare le vene ai polsi), verbi non sempre coniugati nel modo migliore, ma... è quel “ma” che spinge a leggerlo come fosse una bevuta. Perché, onestamente, la storia è veramente gustosa. Un po' inverosimile, scritta di lungo, ma molto molto gustosa.  Comincia come cominciava il primo, anche se con meno descrizioni di Atlantis , del giardino e senza gli spiegoni sulle Sette Sorelle, la pietra armillare eccetera... Ally è in mare, durante una regata con il suo compagno skipper  Theo , quando riceve la notizia della morte di Pa' Salt. Di corsa torna ad Atlantis, la lussuosa villa di famiglia vicino a Ginevra, dove trova Marina ( Ma'

Bournville, di Jonathan Coe

  Tutto cambia e tutto resta uguale. Non riesco a dire se mi è piaciuto o no. Certo non ha la potenza di La famiglia Winshaw , questo è indubbio. Ma è molto migliore di altri suoi romanzi più recenti. Sottile, quasi sussurrato. Penso che Jonathan Coe – da sempre tra i miei autori favoriti – si sia, giustamente, fatto allettare dall'occasione narrativa della pandemia di Covid del 2020. Che però, da bravo romanziere qual è, utilizza solo come pretesto per fare una riflessione sul passato e presente dell'Inghilterra, sulle sue contraddizioni, sulle sue mille anime, sulla sua coscienza politica al di fuori e al di dentro del Paese. Fa parte, infatti, di una serie di suoi romanzi connessi in qualche modo e che Coe ha intitolato Unrest : Expo 58 (che mi è piaciuto poco), La pioggia prima che cada (che mi è piaciuto molto) e Io e Mr Wilde (che è commentato qui sul mio blog ). Il tempo che passa è indubbiamente il protagonista di Bournville , che si svolge nell'omonimo sobborgo

Un colpo al cuore, di Piergiorgio Pulixi

Si sbaglia sempre per troppo amore. La libreria dei gatti neri  non mi era piaciuto per niente. Banalissimo, scritto di lungo, personaggi inesistenti. Però poi mi hanno consigliato di non mollare e qualcosa di  Piergiorgio Pulixi  mi ha convinta a non desistere. E ho fatto strabene perché questo  Un colpo al cuore  mi è assai piaciuto. La storia la scrivo in brevissimo: un “killer” che viene chiamato  il Dentista , strappa i denti alle sue vittime, manda i video delle sue gesta sui cellulari della gente e fa processi popolari online per il classico pollice verso o recto. A indagare  Mara Rais  ed  Eva Croce , insieme al fighissimo  Vito Strega , milanese, mulatto, bello come il sole, chiacchierato e inviso alle alte sfere della polizia.  Le “vittime” sono persone che hanno commesso errori giudiziari gravi, che lucrano sulle disgrazie, che commettono a loro volta atti criminosi gravissimi. Tutto ciò comporta che i  ruoli vittima/carnefice  si invertano, ed è qui la cosa interessante. E

Frankie, di Jochen Gutsch e Maxim Leo

  Piacere, sono Frankie! Gatto agnostico, edonista. Frankie è un gatto di paese con un orecchio mozzo. Vive sotto una vasca rovesciata in cima a una montagna di rifiuti. Non si sa bene come sia fatto, di che colore abbia il pelo, ma non si è mai chiesto nulla sul suo aspetto perché gli animali non fanno caso a certe cose. Frankie parla. No, non con gli occhi o con la coda, non è del genere «è così espressivo che gli manca solo la parola». A Frankie la parola non manca affatto, anzi. È piuttosto chiacchierone e parla tutte le lingue, anche quella umana. Ha due amici molto importanti: Scoiattolo muscoloso , che regala noci come gesti d'affetto visto che le noci risolvono tutti i problemi e donano il sorriso; e il Professore , un bassotto con tre gambe, vecchio saggio del gruppo: ne sa un sacco.  Volete un consiglio da un gatto che ne ha viste parecchie? Fatevi furbi e ricordatevi che il mondo si divide solo in stronzi e non stronzi e spesso è difficile distinguere gli uni dagli altr

Notte americana, di Marisha Pessl

  Mi disse che la luce impiega otto minuti per arrivare dal sole fino a noi. Non potevi non amarla quella luce, con il suo lungo viaggio negli spazi solitari, tutta la strada che faceva per raggiungerci. Era come se fossimo le uniche due persone al mondo. Difficile parlare di Notte americana . Marisha Pessl costruisce un thriller veramente curioso, originale, labirintico, in cui la realtà e la fantasia, la magia nera, la droga, il buio e la luce continuano a confondersi. Caleidoscopico, continua a rivoltare la verità in modo che sia impossibile fermarla in un attimo, in una posa. Protagonista occulto, convitato di pietra del romanzo, Stanislas Cordova , regista horror straordinario ma invisibile a chicchessia, si avvale di una fidata portavoce, Ines Gallo , che compare al posto suo a qualsiasi evento pubblico, compresa la consegna del Premio Oscar. Un giorno viene trovata morta la figlia in un magazzino di Manhattan,  Ashley : sospetto suicidio. Ragazza particolare, splendida ma torme

Sepolcro in agguato, di Robert Galbraith

Gelido s'avventò il mare, come sepolcro in agguato, mentre verso la riva e Cromer lui annaspava subito un flutto di nero incappucciato lo travolgeva ancora e l'agguantava... -  George Baker Era da agosto che lo aspettavo. Ardentemente. E mai attesa fu più ricompensata. Sepolcro in agguato (ancorché la traduzione del titolo sia orrenda) è veramente il migliore – insieme a Sangue inquieto – della serie (che con Un cuore nero inchiostro aveva avuto una piccola battuta d'arresto). Sarà per l'argomento, che è sempre “affascinante”, sarà perché le vite dei protagonisti saranno messe a dura prova come non mai, sarà perché è lungo più di mille pagine e non sono troppe...  In breve, Cormoran Strike e Robin Ellacott vengono chiamati dall'anziano sir Colin Edensor che vuole tirare fuori il figlio Will dalla UHC, ovvero la Universal Humanitarian Church, guidata da Jonathan Wace, Papà J , un “santone” che tiene conferenze in stile molto americano con Heroes di David Bow