Espressivi, limpidi, spalancati sul mondo. Gli occhi dei bambini sono uno strumento imprescindibile per il loro futuro. Oltre a tutto, senza una buona vista, non c'è lettura, non ci sono libri, né illustrazioni, né scrittura. Eppure, a differenza di altri sensi, non sempre è facile accorgersi di una visione imperfetta o parziale. Le parole per dirlo non sono semplici, specie se certi difetti sono presenti già alla nascita. Oltre a questo, va sottolineato come spesso al bambino vengano offerti strumenti che stressano la vista. Accomodare oggetti ravvicinati, mobili e luminosi, come accade coi tablet e coi cellulari, mette a dura prova un apparato oculare che non sa autoregolamentarsi. Spesso, per distrazione o non percezione del problema, si sottovaluta l'impatto con strumenti che solo fino a qualche anno fa erano totalmente sconosciuti ai piccolissimi. Colma dunque un'importante lacuna questa guida edita da Sonda , dedicata al benessere visivo dei bambini. L'ha redatt
Questo secondo capitolo di Le Sette Sorelle conferma quello che dico spesso: non è sempre necessaria una grande scrittura per rendere un libro un piacevole compagno di vita quotidiana. Questo libro è scritto direi maluccio, tradotto un po' alla carlona, pieno di refusi, errori grammaticali («stomachi» invece di stomaci mi ha fatto un po' tremare le vene ai polsi), verbi non sempre coniugati nel modo migliore, ma... è quel “ma” che spinge a leggerlo come fosse una bevuta. Perché, onestamente, la storia è veramente gustosa. Un po' inverosimile, scritta di lungo, ma molto molto gustosa. Comincia come cominciava il primo, anche se con meno descrizioni di Atlantis , del giardino e senza gli spiegoni sulle Sette Sorelle, la pietra armillare eccetera... Ally è in mare, durante una regata con il suo compagno skipper Theo , quando riceve la notizia della morte di Pa' Salt. Di corsa torna ad Atlantis, la lussuosa villa di famiglia vicino a Ginevra, dove trova Marina ( Ma'