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Notte americana, di Marisha Pessl


 

Mi disse che la luce impiega otto minuti per arrivare dal sole fino a noi. Non potevi non amarla quella luce, con il suo lungo viaggio negli spazi solitari, tutta la strada che faceva per raggiungerci. Era come se fossimo le uniche due persone al mondo.

Difficile parlare di Notte americana. Marisha Pessl costruisce un thriller veramente curioso, originale, labirintico, in cui la realtà e la fantasia, la magia nera, la droga, il buio e la luce continuano a confondersi. Caleidoscopico, continua a rivoltare la verità in modo che sia impossibile fermarla in un attimo, in una posa.

Protagonista occulto, convitato di pietra del romanzo, Stanislas Cordova, regista horror straordinario ma invisibile a chicchessia, si avvale di una fidata portavoce, Ines Gallo, che compare al posto suo a qualsiasi evento pubblico, compresa la consegna del Premio Oscar. Un giorno viene trovata morta la figlia in un magazzino di Manhattan, Ashley: sospetto suicidio. Ragazza particolare, splendida ma tormentata, appare nella vita delle persone sempre in modo diverso lasciandole sgomente, affascinate, impaurite, innamorate. Ma la faccenda ha un che di sballato, a causa in primo luogo del misterioso genitore, e poi del passato di Ashley da ragazzina con problemi, della morte della madre per annegamento, del luogo in cui la ragazza è cresciuta: Il Picco, la famosa tenuta di Cordova, che racchiude i segreti dei suoi film, della sua famiglia e della sua stessa vita. 

Sulle tracce delle cause del suicidio di Ashley si mette Scott McGrath, narratore in prima persona, giornalista investigativo che da tempo indaga su Cordova. A lui si uniscono una guardarobiera a cui Ashley lascia un cappotto rosso la sera prima della morte, Nora, e Hopper, ragazzo sballato che per ragioni molto valide vuole sapere come si sono svolti realmente i fatti. 

Tra maledizioni, sospetti patti con il Diavolo, incantesimi di protezione, la vicenda sembra acquisire risvolti esoterici inquietanti. Perché gli attori di Cordova non vogliono rivelare niente? Perché chiunque abbia a che fare con lui poi o sparisce, o fa finta di non averlo mai incontrato? Perché persone a lui vicine si mettono in testa che lui abbia a che fare con riti satanici e bambini spariti? Chi è il Ragno, che Ashley cerca disperatamente la notte della sua morte? E chi è Ines Gallo? Davvero solo una segretaria impallinata con lo stesso identico tatuaggio del suo capo? Mille sono gli interrogativi, una la verità, a cui si arriverà non prima di essersi persi, ritrovati, ripersi e poi chissà...

Questa storia rimarrà per sempre dove Ashley desiderava che stesse, dove nel profondo del cuore era convinta fosse sempre stata... al di là del raziocinio, sospesa tra il cielo e la terra, molto più vicina alla legenda che alla vita normale... [...] Dove cantano le sirene...

La scrittura della Pessl è appassionante, ricca di sfumature, ma sempre focalizzata. Non ci si perde pur perdendosi e alla fine quello che resta è un sospiro di sollievo per essere usciti da una romanzo che è come la fortezza di Cordova: pieno di insidie, di angoli ciechi e di paura. Ma poi, una porta si apre sulla luce... e sul mare...

Buona lettura, ne vale la pena.

Da ascoltare: Cosmic Love di Florence + The Machine e La Cathédrale engloutie di Debussy; da leggere Il canto d'amore di J. Alfred Prufrock di T.S. Eliot

Notte americana, di Marisha Pessl, Bompiani, 2023 (2013), 767 pagine. Traduzione di Carlo Prosperi


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