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La costola di Adamo, di Antonio Manzini

 


Leggere Rocco Schiavone in Valle d'Aosta è veramente una figata.

A questo secondo libro lo amo un po' più di prima. Le trame gialle sono sempre piuttosto fragili, si capisce bene un po' da subito la dinamica dei delitti. Ma è gustosissimo seguire le vicende e il carattere di Rocco, adorabile nella sua rozzezza. (E un po' mi assomiglia anche, omicidi a parte...).

Nella sua personalissima scala di valori al sesto grado c’erano i bambini che urlano nei ristoranti, i bambini che urlano nelle piscine, i bambini che urlano nei negozi, in generale i bambini che urlano. Poi le telefonate che offrono impossibili contratti convenienza per luce-acqua-gas-cellulare, la coperta che scappa dal materasso e scopre i piedi in una fredda notte d’inverno e gli apericena. Al settimo grado c’erano i ristoranti lenti nel servizio, gli intenditori di vino e il collega che aveva mangiato aglio la sera prima. All’ottavo gli spettacoli che andassero oltre l’ora e un quarto, fare o ricevere regali, le macchinette dei videopoker e Radio Maria. Al nono grado c’era l’invito a un matrimonio, a un battesimo, a una comunione e anche semplicemente a una festa. I mariti che si lamentano delle mogli e le mogli che si lamentano dei mariti. E al decimo grado, sul podio più alto delle rotture di coglioni, il massimo che la vita bastarda gli poteva propinare per rovinargli le giornate, regnava sovrano il caso di omicidio sul groppone.

La vicenda si svolge ad Aosta, dove viene trovata una donna impiccata in casa sua. Sembra suicidio, ma presto Schiavone capisce che non lo è e piano piano la matassa si dipana tra presunti omicidi, furti e un grande segreto... Nel frattempo proseguono le vicende del commissariato tra storie d'amore e situazioni rocambolesche. I personaggi ritornano, prendono corpo, si definiscono e fanno ben sperare per i prossimi libri...
Mi sa che quest'inverno me li finisco e poi scriverò un post su tutta la serie (cosa che farò anche per I love shopping, che leggo centellinandolo e che non ha molto senso commentare libro per libro) 

La costola di Adamo, di Antonio Manzini, Sellerio editore Palermo, 2014, 281 pagine. 

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