Donne che scrivono di donne. Uomini che scrivono di donne. Donne che scrivono di uomini. La figura femminile nella letteratura emerge in mille sfaccettature, più o meno intimiste, più o meno politiche; come mille sfaccettature ha la donna, nel suo essere, nel suo corpo, nel suo stato sociale.
Vorrei fare una mini-lista delle autrici che amo e anche delle figure femminili che trovo più riuscite. Senza perdermi troppo in argomentazioni. Un mero elenco di donne, reali o immaginarie, che a mio parere dovrebbero far parte del bagaglio culturale di tutti, uomini e donne:
Le autrici sudamericane, che hanno lottato e tuttora lottano in territori che conoscono dittature sanguinarie: Isabel Allende; Gioconda Belli; Marcela Serrano, tra quelle che conosco e amo.
Le scrittrici nordamericane, di ogni epoca, sempre capaci di fotografare la società e il sogno americano dal punto di vista femminile; mi vengono in mente, in ordine sparso: Mary Alcott, Margaret Mitchell, Joyce Carol Oates, Donna Tartt, Tracy Chevalier, Harper Lee, Otessa Moshfegh, Betty Smith, Hanya Yanagihara, Alice Munro.
Le autrici europee, che hanno conosciuto la guerra o ne sono discendenti dirette e che hanno lottato negli anni del cambiamento, in ordine sparso e casuale, o che, semplicemente sono state capaci di dare voce personaggi di grande spessore: Simone de Beauvoir, Marguerite Yourcenar, Virginia Woolf, Zadie Smith, Mary Shelley, la Rowling, Jane Austen, le sorelle Brönte, Johanne Harris, Marguerite Duras, Valérie Perrin, Gail Honeyman, Muriel Barbery, Karen Blixen, Simone Weil, Christa Wolf, Irene Nemirovsky, Elizabeth Jane Howard, Charlotte Link, María Duenas.
E le italiane, a cui dovremmo guardare tutte noi per imparare dal passato le priorità di lotta contemporanee e del futuro: Grazia Deledda, Dacia Maraini, Elsa Morante, Chiara Ingrao, Sibilla Aleramo, Maria Bellonci, Elena Ferrante, Simonetta Agnello Hornby, Lidia Ravera, Natalia Ginzburg.
E poi le scrittrici di aree culturali fondamentali, come l'Asia e l'Africa che, ammetto, conosco poco, ma che vorrei esplorare. Ricordo tra tutte: Doris Lessing, Azar Nafisi, Banana Yoshimoto, Calixthe Beyala, Nadine Gordimer.
Gialliste, che hanno costruito personaggi indimenticabili sia maschili che femminili: Agatha Christie (Poirot, Miss Marple), Fred Vargas (Adamsberg), Louise Penny (Armand Gamache), Robert Galbraith alias J.K. Rowling (Cormoran Strike e Robin Ellacott), Patricia Cornwell (Kay Scarpetta), Elizabeth George (Thomas Lynley), Katy Reichs (Temperance Brennan, Bones per gli amici).
Le poetesse come Emily Dickinson, Wislawa Szymborska, Alda Merini, Sylvia Plath; le drammaturghe, come Titina De Filippo, Colette, Emma Dante, Angela Demattè, Giuliana Musso, Linda Dalisi, Daria Deflorian...
Creatrici di mondi fantasy e distopici meravigliosi, come Marion Zimmer Bradley e i suoi cicli su Avalon e Darkover, che ho divorato da ragazza; la Rowling, ovviamente, con la mia droga Harry Potter; Suzanne Collins con gli Hunger Games.
Ma sono tante e tante altre le donne che compongono l'universo letterario mondiale. Senza dimenticare i grandi personaggi femminili, che abbiamo invidiato, che vorremmo imitare, in cui ci immedesimiamo, che detestiamo. Me ne vengono in mente alcune, sia intramontabili che molto contemporanee: Rossella O'Hara (il mio mito di ragazza, Via col vento), Eleanor Oliphant (Eleanor Oliphant sta benissimo, di Gail Honeyman); Violette Toussaint (Cambiare l'acqua ai fiori, di Valérie Perrin); Renée Michel (L'eleganza del riccio, di Muriel Barbery); Robin Ellacott (ciclo di Strike della Rowling/Galbraith); Elizabeth Bennet (Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen); Vianne Rocher (Chocolat, di Johanne Harris, che avrà sempre il volto splendido di Juliette Binoche); Lavinia Alarcón (La donna abitata, di Gioconda Belli); Morgana e Cassandra (Le nebbie di Avalon e La torcia di Marion Zimmer Bradley); Katniss Everdeen (Hunger Games, di Suzanne Collins) e tante altre...
Ho tralasciato molti nomi, naturalmente, o perché non in sintonia con il mio gusto e il mio pensiero, o perché, semplicemente, le ho scordate, chiedo venia. Anzi, se ho tralasciato nomi che cercate e senza trovarli saltate sulla sedia, non esitate un minuto a segnalarmeli, chissà perché non mi sono venuti in mente o li ho tralasciati. Sarei felice di sentire le vostre considerazioni in merito. :-)
Ma questo elenco di autrici e personaggi vuole solo essere un breve excursus sul variegato universo letterario al femminile che ci insegna, ci aiuta a capire e ci accompagna nel viaggio alla scoperta quotidiana di noi stesse e di un "essere" donna che non è appannaggio della posizione politica e della società e che ci rende motore e nutrimento della società stessa, con le nostre scelte, le nostre fragilità, la nostra bellezza e la nostra potenza. Con rispetto, apertura, mancanza di pregiudizi, passione e amore per le persone e le proprie convinzioni. La letteratura aiuta nel percorso, qualsiasi esso sia, verso la nostra maturità e il nostro futuro, in quanto donne, in quanto persone, in quanto abitanti del pianeta.
Buona festa della donna a tutte e tutti.
Il gatto nella foto: questi piccoli multipli d'arte seguono i percorsi immaginati dall'autrice, Antonella Cicalò, ma possono interpretare anche il flusso dei pensieri del committente che darà così lo spunto per realizzare il suo personale “gatto maestro”, unico e irripetibile. Questi collages sono realizzati con frammenti di riviste letterarie e da collezione, stagnola, legno da recupero e componenti industriali del pet food. Ogni pezzo è unico. per visitare il suo sito, qui !